Sono Carlo Tagarelli, appassionato di moda e fondatore di TAGZ. Dopo la laurea in Culture e Pratiche della Moda presso l’Università di Bologna, sto proseguendo il mio percorso formativo con il Master in Fashion Management presso lo IAAD di Torino. Con TAGZ desidero trasformare la mia passione in un progetto concreto, cercando di unire la mia visione artistica personale con un futuro professionale.
MA CHI E’ TAGZ?
TAGZ non è un brand.
È un progetto nato cinque anni fa, ma che coltivo dentro di me da molto prima.
Un’idea viva, che cresce, cambia e si trasforma insieme a me — seguendo il mio percorso, il mio mood, la mia visione.
Per questo non ha un logo fisso, né un’identità definita. È in continuo mutamento.
TAGZ rifiuta gli schemi, i limiti, le etichette. È libero, fluido. Mi rispecchia. E forse rispecchia anche te.
TAGZ non è solo abbigliamento.
È uno stile di vita. Un pensiero.
Un modo diverso di guardare il mondo.
Voglio che sia un rifugio, come lo è stato per me.
Uno spazio dove poter essere davvero se stessi, senza filtri.
Dove non ci si ferma all’apparenza, ma si va a fondo.
Dove ogni cosa può avere più di un significato.
TAGZ è questo.
Un’estensione di ciò che sono.
In continua evoluzione. Proprio come me.
Proprio come chi non ha mai smesso di CREDERCI.
MANIFESTO
TRASPARENZA
PROGETTO SENZA FONDI.
TAGZ nasce dalla testa e dalle tasche vuote di uno studente.
Tutto è cominciato da una stanza, con un computer, poche risorse e un’idea forte in testa. Nessun investimento, solo qualche centinaio di euro messi da parte e tanta determinazione. Ho costruito tutto da solo: il sito, le grafiche, i prodotti.
Non è un progetto improvvisato, ma il frutto di un sogno che prende forma passo dopo passo. TAGZ rappresenta la volontà di trasformare la passione in lavoro, di dimostrare che anche con poco si può creare qualcosa di vero. È un percorso che racconta la crescita di un ragazzo, i suoi tentativi, i suoi errori e la sua voglia di arrivare lontano.
IL MADE IN.
In un mondo in cui molti brand di abbigliamento cercano di nascondere le proprie filiere produttive, facendo spesso ricorso a greenwashing o a promesse ingannevoli per attrarre i clienti, il mio progetto nasce con l’intento opposto: la massima trasparenza. Come detto in precedenza, TAGZ è un brand nato senza fondi significativi, con pochissime centinaia di euro a disposizione, e questo significa che i prodotti, almeno per adesso, devono necessariamente provenire da filiere economiche.
*ATTENZIONE: questo non vuole assolutamente dire che i capi siano di scarsa qualità o realizzati con materiali tossici. Ogni prodotto è MADE IN CHINA, ma dietro c’è sempre cura, dedizione e attenzione ai dettagli. Ci tengo personalmente a garantire che ogni mio fornitore rispetti criteri ambientali e sociali, e che ogni fase della produzione sia accompagnata da informazioni chiare e trasparenti per il cliente.
TAGZ nasce quindi con un approccio onesto e consapevole: anche se il progetto è partito in maniera amatoriale, il mio obiettivo è di costruire un brand solido, etico e responsabile.
IMPATTO.
Tutti i prodotti TAGZ sono creati su richiesta.
I prodotti TAGZ nascono in digitale. Prima di essere capi veri, sono file, progetti, idee che prendono forma sullo schermo. Solo quando qualcuno li sceglie, diventano reali: vengono prodotti su richiesta, uno alla volta, senza sprechi.
È una scelta precisa, che per me significa rispetto — per chi acquista, ma soprattutto per l’ambiente. Nessun magazzino pieno di merce invenduta, nessuna sovrapproduzione, nessun capo creato “tanto per fare”. Ogni pezzo esiste solo perché qualcuno lo ha davvero voluto.
In questo modo, TAGZ, dal punto di vista di sprechi, riduce al minimo l’impatto ambientale: niente scarti, niente rimanenze, niente inutili consumi di risorse. Solo una produzione essenziale e consapevole.
Non ha senso raccontare solo la parte bella però. Sto cercando in tutti i modi di ridurre l’impatto ambientale del progetto, ma la verità è che non è semplice. TAGZ è un brand indipendente, senza grandi fondi, e questo limita molto le scelte.
Al momento, i prodotti non sono realizzati con materiali ecosostenibili: la maggior parte sono formati da cotone non riciclato e poliestere, due fibre che hanno un impatto importante sull’ambiente, sia in fase di produzione sia nello smaltimento.
Non ne vado fiero, ma credo che la trasparenza conti più di tutto, soprattutto per migliorare. TAGZ, per me, è anche questo: un percorso di crescita, fatto di limiti ma anche di promesse.
E una di queste promesse è che, con il tempo e con le giuste collaborazioni, riuscirò a migliorare la filiera e arrivare a una produzione davvero sostenibile, senza compromessi.